I dosimetri personali per il monitoraggio dei lavoratori esposti al rischio da radiazioni ionizzanti sono forniti da Servizi di Dosimetria Individuale che determinano la grandezza operativa equivalente di dose personale Hp(d) appropriata:
- Hp(10) per stimare la dose efficace al corpo intero
- Hp(0.07) per la dose equivalente alle estremità e alla pelle
Queste misure sono così caratterizzate:
- La minima dose rivelabile tipica è di 0.05 mSv e può variare da 0.01 a 0.2 mSv in funzione della tecnica di rivelazione e del metodo di sottrazione del fondo.
- La massima dose rivelabile deve essere di almeno 1000 mSv per poter valutare le esposizioni nei casi di incidente.
- Il range di energia dei fotoni deve coprire almeno l’intervallo da 30 keV a 1.3 MeV.
- L’incertezza estesa (U95) associata alle misure è dell’ordine del ± 30 % per dosi prossime ai limiti di dose e (naturalmente) peggiora a dosi inferiori: per un dosimetro che ha ricevuto una dose “vera” di 1 mSv è accettabile che possa leggere da 0.6 a 1.6 mSv.
Affidabilità dei servizi di dosimetria
Il Gruppo Europeo di Dosimetria delle Radiazioni Eurados ha condotto nel 2012 un interconfronto per valutare l’affidabilità dei servizi nelle misure con dosimetri al corpo intero in campi di fotoni.
Il grafico seguente riporta i risultati dei test di affidabilità per misure di Hp(10) effettuate dagli 87 Servizi di Dosimetria Individuale che hanno partecipato all’interconfronto 2012.
Le prestazioni sono valutate secondo la norma ISO 14146 che stabilisce limiti (tratteggiati nel grafico) che prendono il nome di “curva a trombetta”. Non è semplice rispettarli misurando in un range di dosi che si estende per oltre quattro ordini di grandezza, con energie miste dei fotoni e con angoli di incidenza dei fasci fino a ±60°.
Tra i dosimetri passivi, i più diffusi sono quelli basati su rivelatori TLD, seguiti dai classici rivelatori a Film Badge. I dosimetri a Luminescenza Stimolata Otticamente (Optically Stimulated Luminescence, OSL) e i dosimetri a Radio Foto Luminescenza (Radio Photo Luminescence, RPL) stanno guadagnando sempre maggiore diffusione.
All’interconfronto hanno partecipato 16 servizi italiani, molti rispetto al Regno Unito (5), alla Germania (3), e alla nuclearizzata Francia (2). La presenza dei partecipanti italiani mostra la buona volontà – anche dei servizi di piccole dimensioni – a confrontarsi con la realtà internazionale.