La giornata di studio sulle implicazioni del limite di 20 mSv/anno per la dose equivalente al cristallino, raccomandato da ICRP nel 2011, ha suscitato interesse e stimolato dibattito.
I tempi per recepire questo limite nelle normative nazionali europee saranno lunghi ma i radioprotezionisti – nell’applicare il principio di ottimizzazione – non potranno ignorare la raccomandazione.
Alcune indicazioni pratiche sulla valutazione della dose al cristallino per esposizione a radiazione fotonica.
- La grandezza operativa Hp(3) non è necessaria, concludono Behrens e Dietze.
- Usare un dosimetro in Hp(0.07) come raccomandato da ICRP 103, con taratura su slab.
- Per energia dei fotoni maggiore di 30 keV, si può usare anche un dosimetro tarato in Hp(10), come indicato da SSK. Questo approccio consente sia di far indossare due soli dosimetri al lavoratore – sotto il camice protettivo e fuori (al braccio-omero maggiormente esposto) – che di poter applicare uno degli algoritmi per il calcolo della dose efficace basati sulle due misure in Hp(10).
- In funzione del tipo e dell’impiego di dispositivi di protezione, la dose al cristallino può essere valutata come una frazione del dato dosimetrico