TLD

La dosimetria individuale con rivelatori termoluminescenti – ThermoLuminescent Dosimeter (TLD) – è una consolidata metodica per il monitoraggio delle dosi assorbite dai lavoratori esposti al rischio da radiazioni ionizzanti.

I TLD accumulano l’energia che ricevono dalle radiazioni ionizzanti. Successivamente, riscaldandoli a circa 250°C, rilasciano quest’energia sotto forma di luce. La quantità di luce emessa è proporzionale  alla quantità di dose da radiazioni che il rivelatore ha ricevuto.

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Un rivelatore TLD tipo GR-200A è costituito da un chip sinterizzato di fluoruro di litio  opportunamente drogato con magnesio, rame e fosforo (LiF:Mg,Cu,P). I rivelatori TLD possono essere esposti direttamente alla radiazione ionizzante oppure inseriti in un badge con alcuni filtri di materiale attenuatore per modularne la risposta.

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Mentre la risposta in energia del kerma in aria è stata valutata da diversi autori, la risposta delle grandezze operative Hp(10) e Hp(0.07) si può ottenere irraggiando i dosimetri su fantoccio con fasci ISO 4037-3 presso un Laboratorio Accreditato di Taratura (LAT) .

gr-200a_hp-response-vs-energyPer Hp(10), il massimo della risposta si trova con il fascio P4 (29 keV) e il minimo con il fascio W(200)-L5 (137 keV). L’intervallo di variazione, centrato sulla risposta all’energia del Cs-137, si estende per un fattore circa 1.4 dal valore nominale (-30% ÷ +40%). Per normalizzare la risposta disponendo di un solo fascio di radiazione, si può determinare un adeguato coefficiente di taratura: con un fascio H(060)-A4 (37 keV), per esempio, i dosimetri irraggiati a quest’energia dovranno rispondere in eccesso del 19%.

L’intervallo di variazione della risposta di Hp(0.07) risulta invece più contenuto.